giovedì 3 febbraio 2011

Mi chiamo virgola...



Giovanna ha finalmente deciso di levarsi il vizio dello sfumisterio. Due sedute di ipnosi, un paio di graffette ai lobi delle orecchie come per i vitelli figli di una mucca pazza e ce l'ha fatta. Ora non fuma piu' e pensare che siamo in inverno ed e’ risaputo che all’inverno fumano anche gli stronzi, senza offessa allo stronzo per carita’. Pero’ sapete che la vedo molto piu' serena, il non fumo le ha fatto scattare la mania del cellulare, anzi l'ossessione perversatica maniacale. Invece di accendersi una Camel fa una telefonata a caso chi c’e’ c’e’. Poi ha un bailamme di cellulari che tutti insieme non fanno un chilo, e ciascuno miagola e sfregola in modo differente. Per adeguarsi al nuovo trend il suo arcimegafidanzato, che non ha testa ma testicoli, in un eccesso di furore amoroso, l'altra notte le ha sussurrato… Sei una grandissima gNokia.... Lei ha mollato gli ormeggi e lui le e' planato addosso piegandola come un origamo facendole vedere i sorci verdi in versione tridimensionale HD e HF.
 Al contrario la Stefy da anni detiene un telefonino solo, d'epoca, lungo come wil..diciamo il Po e pesante come una fetta di gorgonzola coi vermi teniatici. Ma lei e' affezionata. Lo usa sempre.. Anche da scarico, come fermaporte, sollevamento pesi o spaccanoci. Un telefonino efficientissimo con qualche problema di ricezione nelle gallerie e nei tunnel carpali. Infatti se ti capita di telefonare alla Stefy mentre e' infilata in una galleria, la sentirai latrare dall'altra parte… Parla piu' forte che sono in una grotta... Stefy ha una propria lessicale primitiva. Lunedi' il suo beniamino si e’ guastato. Irrimediabilmente. Una malattia fulminante e impietosa. Con l'anima spezzata in due lei si e' fatta coraggio e l'ha portato dal prano. Davvero lei ha portato il telefonino dal pranoterapeuta che con la sua energia l'ha ricaricato. E da allora anche Stefy emana calore tipo foca monaca in fase riproduttiva godereccia primaverile da far invidia a una caldaia a condensazione a risparmio energetico.
La nonna di Luisa l'altro giorno telefona alla nipote. Pronto? Lo sai che ogni volta che ti chiamo pago 16 centesimi di scatto alla risposta?.. Ovviamente Luisa risponde-- Beh, si’, e’ normale, ma che ca..volo ci posso fare io?  E l'antenata incalza.. Come cosa ci puoi fare? Quando chiamo scatta! Scatta velocemente da quel divano cosi’ paghiamo di meno! La nonnetta pensava che lo scatto alla risposta corrispondesse allo sprint con cui ci si butta sulla cornetta, beata sta ignoranza all’evoluzione tecnologica ma on facciamole una colpa.
Io dei telefonini non reggo le suonerie. Sambe, barriti, trombe del giudizio universale, sinfonie intere che ti vien voglia di interrompere a meta', mi chiamo virgola..sono un gattinoooo son la stellina.. del tuo telefoninooo. Ma perche' non tentare una rivoluzione? Daiiii..il telefonino che puzza e’ un’idea no?. Puzza invece di suonare. Un fetore improvviso, panico tra gli astanti  e il responsabile che ammette… si scusate, c'e' una chiamate per me. Presto fatto. Basta anche un ventaglio ridotto di odori.. letame, gorgonzola, piede di marito e scoreggia di cane stitico. E voglio vedere se qualcuno ha il coraggio di tenere acceso il cellulare al ristorante o in coda agli sportelli. Beh basta ora vado..che mi scade lo yogurt proprio adesso..