domenica 18 dicembre 2011

CallCenter

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Bene. Adesso metto sul gas il bollitore e mi preparo una ricca camomilla. Magari doppia, in tazza grande. Ci butto dentro tre filtrini, metti che mi parta lo squinterno. Oggi vorrei spendere due paroline in merito alla questione call center. Questa bellissima invenzione per evitare di far spendere inutilmente soldi allo stato e incrementare il lavoro precario. Un numero verde, come la bile che ti fa travasare, un 800 e diosacosa, dove una voce preregistrata ti gnaula la strada per sbrogliare le tue rogne in un battibalengo. Peccato che sia una bufala. Ma diciamolo una volta per tutte. Il call center non ti facilita le cose. Te le complica. A meno che tu non voglia attivare un servizio, allora in quel caso la pratica ti scivola via come l'olio. Se invece vuoi lamentare un disservizio, segnalare un impiccio, reclamare un difetto, allora si scatena la iattura… Se vuole questo digiti uno, se vuole quell'altro digiti due, se insiste ancora digiti tre e se proprio si e’ messo in testa di spaccare i marroni digiti quattro…  e avanti cosi’ fino al dieci che alla fine ti succede come al ristorante quando il cameriere ti elenca il menu’, arriva all'ultimo dessert e tu non ti ricordi piu’ che cosa c'e’ di primo. E schiacci uno, e poi premi cinque, e dopo clicki quattro e poi pigi sei e poi ti viene da starnutire, perdi il filo, e devi ricominciare tutto da capo. Ma ragazzi. Vien proprio da dire.. Ma che minchia state farfugliando.. Date i numeri? Se volessimo giocare a bingo, andremmo nelle apposite sale. Il mio ultimo mach l'ho combattuto con WindInfoviottolo per via di una bolletta assurda degna di un complessivo condominiale frequentato da badanti rumene con necessita’ di conoscere la salute di tutta la citta’ di nascita e con l’orecchio sempre attaccato alla cornetta. Mi sono rimaste le vene del collo spesse come cavi della batteria. E quando ti risponde l'operatore? Tra l'altro dopo ore di sadica attesa ascoltando la fuga della nonna del Beethoven o del Vivaldi, scelta musicale quanto mai azzeccata visto che quattro stagioni sono giusto il tempo che aspetti prima che qualcuno ti caghi per traverso…Sono Virgilio, mi dica,,.Azz,,mi va di culo.. Virgilio, mi faccia uscire da quest'inferno. Tu illustri la tua pena, ma ti accorgi che dall'altra parte del filo che vorresti usare per strangolarti, il buon duca non ne capisce un cazzo. Per lui stai farneticando in aramaico. Poveretto. Non ha esperienza, guadagna una miseria, e poi tutti i suoi neuroni sono occupati a decidere se vendere o meno la sua 600 balestra corta per via dell’aumento della benza. Ti lascia con calma finire la saliva e poi ti spara un…Aspetti un attimo che la metto in linea con un mio collega. Passa ancora una stagione, si fa primavera, nell'attesa tu vai in andropausa, ed ecco che trac, cade la linea. Ti scoppiasse un’emorroide mentre sei nell’anticamera del dentista. Perche’ lo so che questa e’ una strategia precisa. Voi ci fate sbattere a raffica contro un muro di gomma, rimbalzare e rimbalzare, fino che perdiamo i sensi e cediamo. Pagando. Allora fate cosi’. Risparmiate anche i soldi dei call center. Fateci dire dal Monti che dobbiamo pagare sempre e l'ufficio reclami non esiste piu’. Almeno e’ piu’ serio. Almeno e’ leale.