domenica 11 dicembre 2011

Metonimia.




Eccola di nuovo sta parola.. in occasioni del governo Monti risento la METONIMIA e riaggancio un post dell'anno scorso che diceva cosi', attenti Maria e Beppe:
Per caso entrando nel caseggiato butto l’occhio nei contenitori di raccolta carta e vedo dei giornali e spicca uno spazio di Roberto Saviano, mi incuriosisco prendo il giornale e lo leggo, non mi quadra una parola “metonimia” ammetto la mia ignoranza, quindi salgo in casa e ci do’ dentro con vocabolario e motore di ricerca, trovo due significati per questo sostantivo, il primo dice che e’ una tecnica espressiva con la quale si esprime un concetto attraverso lo scambio di due parole che si relazionano e cita come es... mangiare un piatto di minestra..boh..il secondo significato e’ prettamente psicologico e riguarda il disturbo per il quale chi ne e’ affetto non riesce ad usare termini corretti per descrivere cose e fatti accaduti..questo mi piace di piu’ potrebbe riguardarmi da vicino... e considero che il vantaggio di chi ha l’eta’ come la mia e’ quello di poter dire che son millenni dove sento dire queste cose ed e’ ora di piantarla li. Nell’articolo il Saviano da buon Napoletano la racconta a modo suo e allora io penso che da una vita parliamo di Nord e Sud.. adesso basta dai.. siamo sotto Natale e facciamo i buoni. Ovviamente non mi riferisco ai puri punti cardinali Nord e Sud, ma al loro uso retorico. C'e’ figura retorica, la metonimia (quanto mi piace questo sostantivo che non ho mai usato..io usavo solo xenofobia e varie simili), che consiste appunto nell'usare una parola per un'altra.. il contenitore al posto del contenuto (es... e io cito i miei.. Ho bevuto una buona bottiglia anziche’ ho mangiato un buon piatto di minestra), il marchio al posto del prodotto, etc etc..salute. Cosi’, quando in Italia io nomino il Nord o il Sud, penso subito agli abitanti di quelle regioni.. e’ inevitabile. E alla metonimia si aggiunge lo stereotipo.. il Sud vuol dire mafia, malaffare, chitarra e mandolino, pizza e.... sporcizia; il Nord significa un insieme di razzisti, mangiatori di polenta e sfruttatori della povera gente.

Questi ragionamenti sono cosi’ radicati che, ogni tanto, ci sentiamo in dovere di fare delle vergognose precisazioni, io per primo.. E’ del Sud ma e’ onesto, oppure... E’ del Nord ma non e’ antipatico e mangiapolenta.

Basta!! Dai sfruttiamo il clima dolce delle festivita’.. Ne ho piene le palle delle parole usate a sproposito, delle locuzioni che fanno di tutt'erba un fascio. Ne ho piene le palle di sentire queste cose in giro, al bar,nei vespasiani, in palestra.. ma ancor di piu’ sono scoglionato di sentirle in televisione, di leggerle nei libri o sui giornali.. soprattutto se a dirle e a scriverle sono persone per le quali provo un profondo rispetto anche perche’ il libro Gomorra di Roberto ad es. ha venduto 3.500.000 copie se non sbaglio, quindi ben accetto da tutti e non solo da gente sul posto.

L’articolo di Roberto, parla del traffico di rifiuti tossici dal Nord al Sud e agli effetti sono cose vere e sacrosante. Eppure, in quel suo ripetere ...Napoli vive l'emergenza rifiuti da diciassette anni perche’ ha accolto i rifiuti del Nord non la vedo tanto esatta in quanto torna quest'uso metonimico del termine.. nel suo affermare che ...le catene della grande distribuzione del Nord hanno imposto prezzi troppo bassi agli agricoltori del Sud... oltre che un errore (le catene sono per la maggior parte straniere e impongono i prezzi al Sud come al Nord) c'e’ sempre un Nord come contenitore di egoisti e di sfruttatori. Basta dai, molla li sto metonimico... Le parole sono importanti e uno come Te mio buon Partenopeo, che con le parole ha suscitato in me un sussulto di coscienza civile, non puo’ continuare a parlare di Nord e Sud come di insiemi indifferenziati, come se tutti gli imprenditori del Nord trasportassero in Campania i loro rifiuti di merda, la generalizzazione e’ alla base di ogni razzismo. Se valessero le generalizzazioni, io, che oggi critico Saviano, mi troverei nello stesso calderone con i camorristi e i mafiosi del paese suo oppure, da questa parte ..con il ministro Maroni e i verdastri che ce l’hanno duro. Permettetemi, in simili compagnie non mi ci voglio trovare.. Dai.. Vi auguro un buon Natale compreso te Roberto e soprattutto al mio amico Beppe del Sud (marito della magnifica Maria) e ributto il giornale che ho raccolto nel posto dove e’ piu’ congeniale stia..raccolta carta da macero e gli auguro di essere tritato e trasformato poi in un articolo meno METONIMICALE.