martedì 24 aprile 2012

Curiosita'.

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(Pregio o difetto?)

Benche’ sia intesa principalmente nella sua accezione negativa di farsi i cazzi degli altri, la parola "curiosare" ha un significato etimologico molto piu’ alto, chi ha fatto il classico conosce la derivazione dal latino cura, cioe’ interesse, passione. Ed e’ proprio l'interesse, la voglia di scoprire, di conoscere, che spinge i bambini a curiosare, ad esplorare tutto quello che li circonda, perche’ ogni cosa li entusiasma, li sorprende, li stimola.

Si e’ curiosi nella misura in cui si e’ istruiti.. lo diceva un Ginevrino figlio di orologiaio e io ci butto il carico da 11 e dico.. anche intelligenti e si e’ pure saponi (nel senso di sapere molto) nella misura in cui si e’ curiosi.

Puo’ sembrare un gioco di parole, pero’, se ci ragioniamo bene, le due affermazioni non formano un circolo vizioso senza via d’uscita, piuttosto direi che si completano a vicenda.

La curiosita’ e’ una continua ricerca del nuovo, dello sconosciuto, e’ il tentativo di acquisizione anche di un solo tassello che si vada ad inserire nel disegno sempre incompleto della nostra conoscenza,  e’ un sistema per aprire e rendere piu’ elastica la nostra  mente nei confronti di tutto cio’ che ci circonda.

Ora pero’ mi domando cosa c’entrano l’intelligenza o l’istruzione con la curiosita’, datosi che nel significato normalmente a loro attribuito, non c’entrano nulla, pero’, in questo caso mi riferisco non tanto alla capacita’ degli individui di risolvere complessi problemi matematici o di sviluppare teorie scientifiche o filosofiche,  bensi’ le vedo come quelle caratteristiche che ci permettono di essere obiettivi, di utilizzare le nostre conoscenze per aiutare noi stessi a vivere sempre migliorandoci e per aiutare altri in difficolta’.

E’ quindi necessario, per fare tutto cio’, avere voglia di scoprire, avere il coraggio di interrogarsi, essere, senza vergogna, curiosi.

Tutto quanto sopra era solo una premessa per aneddotare e per la serie la curiosita' non e' solo donna leggete sto fatto che vi servira’ come monito se viaggerete su linee aeree moderne..

Durante un viaggio in aereo un tizio e non faccio nomi perche’ non siete curiose,  si trova con l'urgenza di andare al cesso, ma ogni volta che ci prova lo trova occupato. L'assistente di volo, che e’ furrrrba e capisce l'urgenza, gli suggerisce allora di utilizzare la toilette delle hostess (donne) - ma lo avvisa di non premere nessuno dei bottoni che trovera' vicino al rotolo di carta igienica contrassegnati rispettivamente come:


H2OC
AC
BOR
RAT

Facendo l'errore che troppi uomini fanno di non ascoltare una donna, la curiosita' prende il sopravvento, ed il pirla ignora totalmente l'avvertimento ricevuto dalla hostess furrrrba.

Una volta espletati i propri bisogni, il pirla curioso preme con circospezione il tasto H2OC ed immediatamente il suo lato B viene investito da un leggero getto di Acqua Calda.  (ndr.”.accadue o” simbolo chimico acqua)..
"Wow, te capi’ queste fanciulle se la passano proprio bene!". Commenta fra se e se.
Percio', con un po' piu' di coraggio, si decide a premere il bottone AC, ed in men che non si dica il suo didietro viene comodamente asciugato da un soffio di Aria Calda a temperatura corporea.
“Azzz.. Non mi meraviglio che le donne passino cosi’ tanto tempo al cesso, con questo tipo di comodita'”. Esclama sempre piu' stupito.
Superata ogni titubanza, preme anche il tasto BOR, ed un braccio meccanico salta fuori dal WC cospargendogli la zona di borotalco.
"Minchiaaaa ..ma questo e' spaziale e’ un godimento selvaggio stratosferico", esulta premendo senza pensarci due volte il tasto RAT.


Al suo risveglio in ospedale, confuso dall'effetto intorpidente della morfina, chiama l'infermiera per capire dove si trova e cosa gli sia successo. "L'ultima cosa che ricordo", spiega "e' che mi trovavo nella toilette delle signore sull'aereo ed ho sentito un dolore terribile". "Lei e' in ospedale" gli risponde l'infermiera "probabilmente e' andato tutto bene fino a quando non ha premuto il bottone di Rimozione Automatica Tampax, Ah, giusto per la cronaca, il suo uccello lo trova sotto al cuscino"