giovedì 20 febbraio 2014

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Chiamala come vuoi. Responsabilita’ sociale. Carita’ cristiana. Pieta’. Istinto di conservazione.. Le parole non contano… conta la musica, come canta il rappista. Ed e’ quella che deve cambiare. Urge intervento drastico e non mi riferisco al Rottamatore ma alla mobilitazione di massa per proteggere  una specie rarissima in via di estinzione. Amico, fratello, facebuckino, fivetgrillino. Fai un gesto di civilta’, fallo per i tuoi figli… dai futuro aa questi poveri  Cartolai. Non abbandoniamoli. Tuteliamo la biodiversita’. E’ una razza che sta’ sparendo per colpa dei Bennet e degli Auchan senza nulla togliere ai Carrefour. I cartolai sono come i Panda. Capello bianco e occhiaie e tanfo di bagnacauda. Come gli artiodattili Bisonti Europei  e gli sciuridi scoiattoli rossi. Come le Monachus Monachus o Foche Monache e gli Uru o Tori Selvatici delle foreste centreuropee. Sulla Terra siamo 6 miliardi e oltre di esseri umani, ma tra questi, quanti saranno i cartolai? Ad occhio e croce due su mille abitanti mal contati, qui a Porcaro ne conosco uno e mezzo su 13.543 abitanti, prova chiedere ad un bambino che vorra’ fare da grande e sentirai che vuol fare il pompiere, il rottamatore e finanche il capitan coraggioso di navi che affondano..ma il cartolaio..nisba. E ti credo. Tocca avere pazienza a rimorchi e palle d’acciaio. Perche’ le maestre del Defassi sono capricciose e impestate. Prima fanno ammattire le mamme che poi, a loro volta, per proprieta’ transitiva, fanno sclerare i cartolai. E’ una catena ormai che scioglie il sangue in du’ core come dice la mia amica Maria di Bolzano..a proposito... buona setrierata e mi duole sapere che ha gli assi ai piedi mentre io sclero con i gestori telefonici.. Quando facevo io le elementari, che non era proprio il giurassico ma quasi, si usavano due sole copertine.. la rossa per il quaderno di aritmetica e la blu per quello di lingua. Ora e’ un casino. Le maestre, sempre piu’ globalizzate, fanno a gara a scovare i colori piu’ improponibili e i cartolai sono sull’orlo del baratro nervoso. La Colombo quella della terza, vuole il verde fava per le scienze, la Garello maestra di sostegno e attivista delle piccole comunita’, preferisce una sfumatura piu’ chiara, il verde speranza, ma per la religione, ovvio, la Pautasso supplente che abita al 13, vuole la copertina lilla per l’inglese da non confondersi col pervinca per la musica, la Pacciani parente dell’omonimo non transige.. il fucsia per l’informatica e il rosa shocking per gli esercizi di grammatica. Ieri ho assistito attonito alla disperazione di un cartolaio.. La Pautasso in qualita’ di ex dark metallara blackwomen amante della bilia n.8, sta buona donna.. vuole la copertina nera, azz..alla richiesta il povero cartolastro ha risposto.. io non ce l’ho… in compenso pero’ aveva una trentina di mamme alle costole che gli volevano levare la pelle, per non dire che gli hanno fatto un beep cosi’... La copertina nera per che cosa buon dio? Per segnare le disgrazie?Per prendere appunti per la Mecca e Chiado’ (impresa di pompaggio funebre che va per la maggiore qui nel borgo).. E poi mica e’ finita qui..la dark vuole che si usi la replay, la biro che si cancella, blu per le unita’, rossa per le decine e verde per le centinaia. Peccato che di biro verdi la replay ne abbia prodotto giusto un centinaio tanto per gradire. E poi senza contare la richiesta di ricambi con i buchi rinforzati, se no alle maestre viene l’esaurimento per rinforzare e ribucare il foglio, i portapenne con tre cerniere, e la matita non la H che e’ troppo dura che senno’ e’ un chiodo ne’ la B che e’ troppo molle tipo il mio organo copia incolla ed e’ una panna cotta. Perche’ certo, se vai al supermercato, non trovi mica tutto, quindi sei obbligato a sfinire il cartolaio all’angolo. Nel frattempo..dolore immenso.. spariscono le penne a stilo. E con loro le carte assorbenti e le carte carbone ma ritornano prepotentemente in auge le carte igieniche..eh eh.. sii.. perche’ il ministero dell’Istruzione fornisce numero 6 rotoli ad ogni classe per tutto l’anno. Contando che ogni bimbo per una.. mmm diciamo evacuata ne usa una metrata, tempo due giorni termina la provvista. E quindi spetta alla famiglia l’onere della ricarica. Di questo per ora i cartolai non si occupano. Ma chissa’. Forse specializzarsi nella fornitura di carte igieniche puo’ essere un’ulteriore chance di sopravvivenza e poi e’ risaputo che rende il sedici netto. Vuoi che la Pautasso non insista per quella a tre veli 15 piani di morbidezza e la Colombo per quella profumata alla mela verde con scritto i testi di D’Annunzio principe di Montenevoso? Carte che vanno, carte che vengono. Evviva la pazienza dei Cartolai cerchiamo di farli sopravvivere per l’intercessione di San Adalberto di Praga patrono ed apostolo dei Prussiani ..ora pro eis.