martedì 3 gennaio 2017

Epipfanya tutte le feste le porta via.




Meno 3, 2, 1….Andata. Non fatemici pensare non fate..mici.

Queste feste mi hanno dato la vitalita’ di una tarma zoppa con retrogusto di dissenteria acrobatica carpiata.

Giusto due giri su me stesso e poi mi schianto.

Sono pieno come la canard pronta per la scatolagione del foie gras e mi va ancora di culo che non puzzo di gambero fritto ma solo di vecchio rimbambito e scoglionato.

In occasione di queste benedette feste Natalifere tutti sono migrati come rondoni per viaggi intercontinentali o per ritorno alla casa madre in Nordafrica, io ho fatto un viaggio di una decinaia di km e non ho avuto problemi di attacchi da parte di fanatici anticrociatici ed ho festeggiato senza eccessiva esuberanza trigliceridcolesterolica.. quel tanto che basta insomma. Vabbuo e pensare che l'alternativa era di andare al ristorante di Carlo Cracco solo per il piacere di scoprire cosa aveva come menu' da 1.500 a cranio e per fortuna i 60 posti erano esauriti da tempo.. e poi dicono che in Italia mancano i soldi..''

L’unica cosa che apprezzo di sto periodo, lasciatemelo dire e’ il concerto di Capodanno, alla tele il 1° gennaio, minchia se mi gasa e mi fa gaudere violentemente come un dinosauro accalorato.

Ahoo..ho quasi 15 lustri, quasi opachi ormai e me lo ricordo sempre uguale sto godimento australe.

Eppure ne e’ passato di tempo, mi sono spuntati i peli, caduti i denti da latte e quelli da grappa, il penetrometro si e’ auto pensionato, ho cambiato mogli, mestieri, convinzioni politiche, mi son venuti i capelli sale e pepe anzi solo sale e lui e’ li puntuale come tutti gli anni.

Si sono sciolto i ghiacci al polo nord, si e’ creato il buco dell’ozono, si sono estinti i dinosauri, crollati i Renziani..prima o poi tocchera’ anche a lui no?

Ma la mia domanda e’ questa..quando? Saperlo.

Da un po’ di anni il Direttore (parlavo di esso) e gli orchestrali fanno gli scherzetti.

Gli Austriaci sono proprio delle teste di vitello.

Fanno il gioco dei pianissimi e dei fortissimi.

E da casa si gode come falchi perche’ il concerto di Vienna cari miei.. lo si sente a tavola mentre si addenta l’avanzo dei giorni precedenti e si mastica il brodo dei cappelletti emiliani.

Quindi non e’ che ci si sente perfettamente e non si e’ al massimo della forma ma alla forma massima, quella che ti regge i pantaloni senza cintura, anzi li devi slacciare per poter..respirare.

Il bello e’ la vicina di parete condominiale, quella affetta da manie persecutive paren..tali e quali, che tra l’altro e’ anche un poco sorda oltre che rincoglionita portatrice di cane semaforico (e’ un incrocio).

Nei pianissimi comincia ad urlare “Alsa che da sta part as sent un boia faus..” ( per i diversamente nordici traduco con… alza che qui non si sente un pene).

Appena si da’ gas alla tv ecco che parte un fortissimo orchestrale da far scuotere le midolla anche al pilota dell’ultimo piano con stramazzamento di coglioni e allora la vicina grida… “ Molla..basta cun stu casin!" (per i non eridanici .. smettete con sto luogo dove lavorano le vulvivendole).

Tutto procede sino all’arrivo della solita marcia di Radetzky dove tutti battono a tempo le mani ed allora Ninuccio ad un passo dalla crisi d’astinenza dello zapping, cambia canale e fanculo tutti.. marcia marcetta e feste comprese...
bon.. anche sto anno siamo sopravissuti.. dai e se vi siete persi gli auguri e il discorso della corona di Natalino Balasso cliccate qui.