domenica 17 dicembre 2017

Natale sfigato.



A volte ritorno, come un boomerang col rischio di prendercelo sulla capa. E questa volta la tematica e’ sulla questione, figli e incintagioni.
Feste di natale alias nascita e ci si ritrova davanti al termo con contabilizzatore pseudo-caminetto.. ecco che il discorso cade tra maschi e femmine dolori e piaceri, gira e rigira si finisce sempre a battere sulla figa.
Allora..Tutte le volte che le donne parlano tra loro dell'esperienza parto, il concetto piu' comune e ripetuto e' il seguente.. il parto e' un evento molto doloroso ma e' un dolore che si dimentica.
Avete capito e sottolineo..e' un dolore che si dimentica non come il nervo trigemino del mio amico Angelo.
Prendo largo, il discorso e’ ando da uno che aveva male ad un dente e sosteneva che era un dolore piu’ forte del parto ed ecco l’argomento che e’ andato a battere sulle dilatazioni, testa del bambino etc..cmq sempre a parlare in bene o in male dello stesso organo.
Poi com'e' come non e', le ex puerpere oggi madri, cominciano a raccontartelo.
Ma non nel modo che ti aspetti, cioe' di quello di chi ha dimenticato e fa’ fatica ricordare, che insomma ha immagini confuse ravanando in una memoria grigia e nebulosa.
Le descrizioni sono nitide e meticolose da farti rinvenire il cenone prenatalizio.
E poi ste descrizioni sono assolutamente orripilanti.
L'esorcista e' un cartone per bimbetti e fa’ meno paura. Venti ore di travaglio, il bimbo dentro piegato come un origamo, voltato di culo con tre giri di cordone ombelicale sul collo, una specie di Vasco Rossi in tenuta da concerto, un florilegio di collassi, l'ostetrica che salta sulla pancia a ginocchia unite, la sgravante che si spacca in due come una fodera di una vecchia poltrona tipo quella che usa Dario, mentre si invoca Santa Liberata (quella del ..fai che dolce sia l'uscita come dolce fu l'entrata), insomma gli occhi che si riempiono di sangue reticolato come a Wile Coyote.
Ecco mmmm che figata. Ma tanto ripeto che e' un dolore che si dimentica. E come no.
Altro dilemma… la moda dell’ultima generazione che e’ quella dell'assistenza al parto. per il festival della serie come ti disprezzo una figa e divento paladino della bandiera corsara leghista.
Dunque, una volta che io sappia, il parto era un momento della donna, assolutamente privato.
Il mascolo duro stava fuori e non per nulla, in quanto se vedeva il frutto delle sue notti d'amore, poi in futuro col membro che ripiantasse l’arnese riproduttivo li.
Insomma la scena l'avrebbe in parte raffreddato e quindi era giusto che il diversamente madre si incatramasse i polmoni consumando le scarpe sul pavimento in sala d'aspetto.
Ora invece, il futuro papocchiato, sta’ dentro e assiste al parto.
Bah.
Io non ho esperienza in materia nel senso che per i miei due figli niente sigarette e niente scarpe consumate e quindi parlo un poco a vanvera ma immagino.
Mia figlia ad es. quando e’ nata (primo d’agosto) mi ha preso alla sprovvista in quanto me ne stavo al mare alla caccia di polipi in attesa della chiamata per il lieto evento previsto per meta' agosto.. dovevo aspettarmelo in quanto pure io son nato di otto mesi ma i polipi non aspettavano e mi chiamavano..Carlooo Carlooo..
Qualcuno si chiedera' come mai io non ero sul posto e quindi mi chiedo che minchia di utilita' abbiamo noi mascoli in sala parto se non quella di far perdere la concentrazione alla sgavatrice mentre e' sul difficile, col rischio magari fare un figura del belino con svenimento incorporato e va di culo in caso di presenziamento se nn facciamo una selfata con l'iphone10 ultima generazione per poi postare su facebucke agli amici onde far vedere i luoghi intimi dove e' iniziato il casino (magari loro la potrebbero gia' conoscere) e del resto le femmine ce l'hanno piu' o meno tutte uguali no? Checcefrega dai..
Certo e' che ad evento natalitizzato, quando si inviteranno gli amici, invece di flagellarli con i filmini di Casalcoso e Isole comprese, un bel diversivo e' far visionare il parto della moglie con la farfalla Beleniosa in primo piano e magari poi far vedere come si e' rimessa a posto dopo (a parte che mi ripeto ma alcuni amici potrebbero conoscerla gia’ per altri motivi.. mai dire mai)..
Ad ogni modo che goduria e che bei momenti vero?.

Dai aspettiamo la mezzanotte Natalizia..Tu scendi dalle stelle e noi nel bene e nel male a parlar di figa.. monotematici e sempre a quello pensiamo..bah.. siamo proprio vecchio stampo.